Considerato il concetto di FAO a livello mondiale per il patrimonio agricolo (qui in seguito denominato GIAHS), che punta al riconoscimento internazionale, alla conservazione dinamica e alla gestione adattativa dei sistemi del patrimonio agro-culturale mondiale per la sicurezza alimentare e di sostentamento.
Notati gli sforzi della FAO e i suoi partner nel promuovere e sostenere la conservazione dinamica dei sistemi del patrimonio agricolo in tutto il mondo dal 2002 e l’identificazione di 220 sistemi, in particolare in Algeria, Cile, Cina, India, Iran, Italia, Giappone, Kenya, Messico, Marocco, Perù, Filippine , Sri Lanka, Tanzania e Tunisia; e che la FAO ha istituito siti pilota in diversi paesi, per i quali sono implementati approcci gestionali insieme a stakeholder nazionali e locali per l’integrazione, la conservazione in loco con le conoscenze tradizionali, per un continuo co-adattamento ad un ambiente fisico e socioeconomico in evoluzione e per rafforzare la resilienza e l’equilibrio co-evolutivo dei sistemi agricoli e dei relativi paesaggi associati e sistemi di conoscenza.
Considerato che l’iniziativa GIAHS (Global Heritage Agricultural Heritage Systems) è ora un programma della FAO ed è stata sostenuta finanziariamente dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), e che le attività GIAHS sono state svolte in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), l’Università delle Nazioni Unite (UNU), la Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ), Centro internazionale per lo studio della conservazione e del restauro dei beni culturali (ICCROM), World Heritage Center (WHC), Gruppo consultivo sulla ricerca agricola internazionale (CGIAR), Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), organizzazioni non governative (ONG) e altre organizzazioni governative internazionali e nazionali, università, settore privato e organizzazioni della società civile
Considerato che il Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, Direzione generale dello sviluppo rurale, ha sviluppato il registro nazionale dei paesaggi rurali storici, in vista della creazione dell’inventario nazionale dei paesaggi rurali tradizionali e delle pratiche tradizionali. Notizia che il Ministero ha inoltre elaborato strategie e azioni per i paesaggi rurali, nel quadro del Piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale 2007-2013, con l’obiettivo di promuovere il ruolo del patrimonio rurale per lo sviluppo economico, la qualità ambientale e la qualità della vita del popolazione rurale.
Si stabilisce che: FAO e il Ministero (hereaft definite congiuntamente “le parti”) hanno deciso di concludere questo memorandum d’intesa (di seguito il “memorandum”) come segue:
Scope of cooperation:
The Parties agree to work together to promote dynamic conservation of GIAHS through appropriately coordinated support to related activities; and to cooperate by consultation, coordination of efforts, mutual assistance and joint action in thematic areas of common interest and in accordance with the objectives and strategic principles of GIAHS.
Aree di cooperazione:
CULTLAB e FAO concordano di cooperare nelle seguenti aree:
- Individuare aree come potenziali siti GIAHS, inizialmente selezionati tra i siti proposti per il Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici gestiti dal CULTLAB, ma estendere la ricerca anche ad altre aree del mondo.
- Sviluppare una metodologia per valutare e monitorare i siti GIAHS sulla base dell’HICEA (approccio di valutazione storico-culturale) già applicato per la Regione Toscana e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che sarà adattato ad altre regioni del mondo.
- Supportare il miglioramento del set esistente di criteri e indicatori per la gestione sostenibile e la conservazione dinamica di GIAHS.
- Sviluppare e implementare metodologie per collegare la produzione alimentare tradizionale al paesaggio del GIAHS, sviluppando uno standard di certificazione per etichettare i prodotti alimentari nei paesaggi tradizionali.
- Sviluppare attività di ricerca quali: ruolo dei paesaggi tradizionali e pratica tradizionale per l’adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici; individuazione di soluzioni tecnologiche finalizzate al supporto delle buone pratiche in GIAHS con particolare riferimento alla conservazione delle pratiche rurali tradizionali connesse a foreste, pascoli e aree coltivate.
- Comprensione dei siti GIAHS: corsi di laurea e formazione accademica: DEISTAF intraprenderà corsi di formazione a vari livelli Dottorato e Posta -Distintivi. Un certificato universitario andrà a ratificare la formazione con il dovuto riconoscimento da parte del Segretariato del GIAHS per temi specificamente dedicati alla conservazione dinamica dei sistemi del patrimonio agricolo e questioni correlate di ecologia agraria, cambiamenti climatici, energia, ambiente e agricoltura sostenibile e sviluppo rurale.
- Sviluppare strategie di pianificazione e gestione per migliorare il valore economico e ambientale dei siti GIAHS, metterli in relazione con le politiche rurali e ambientali.
- Pianificare e organizzare conferenze, workshop e seminari a livello nazionale, regionale o globale; promozione della politica e del dialogo e interscambio strategico;
Cooperazione tecnica e azione comune:
Ove opportuno, FAO e CULTLAB possono intraprendere e cercare reciprocamente la cooperazione tecnica al fine di promuovere lo sviluppo di attività collaborative in settori di interesse comune. Rispetto a ciascuna attività di collaborazione indicata al paragrafo 2, il presente memorandum d’intesa dovrà essere integrato da uno specifico scambio di lettere che stabilirà gli aspetti delle azioni comuni, il contributo di ciascuna parte, e l’assegnazione delle responsabilità in relazione alla sua attuazione.