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Al via domani, martedì 1° febbraio, la nuova edizione del master internazionale dell’Università di Firenze collegato al GIAHS, Programma della FAO per la tutela dei sistemi agricoli di interesse globale. Il master è coordinato dal Prof. Mauro Agnoletti, docente di storia ecologica e delle foreste del paesaggio e di pianificazione del paesaggio all’Ateneo fiorentino nonché ex presidente del comitato scientifico del Programma GIAHS della FAO.
Obiettivo: formare una nuova generazione di manager del paesaggio, che siano in grado non solo di difendere i paesaggi agricoli che concorrono al sostentamento delle comunità locali, alla preservazione della biodiversità e alla bellezza del territorio, ma possano anche contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione di questi sistemi agricoli includendoli in un modello di sviluppo sostenibile delle aree rurali armonizzando processi e trasformazioni economici, sociali ed ambientali.
Dopo lo stop dovuto alla pandemia, il master riprende con 22 studenti provenienti da tutto il mondo: Albania, Bolivia, Egitto, Etiopia, Giordania, Kenya, Perù, Polonia, Tunisia, oltre a una nutrita rappresentanza dal Mozambico, che conta ben 7 partecipanti. C’è anche un italiano nel gruppo. Il più giovane ha 26 anni, il più grande ne ha 56, ma la maggior parte degli iscritti è nata tra fine anni ’80 e primi ‘90.
A causa della perdurante incertezza che condiziona gli spostamenti internazionali, le lezioni del master saranno tutte online, con un notevole sforzo organizzativo per accordare 7 fusi orari diversi.
Dal 1° febbraio al 26 maggio in cattedra si avvicenderanno professori ed esperti di fama mondiale nelle tematiche attinenti alla gestione dei sistemi agricoli. Dalla storia del paesaggio, approfondita dallo stesso Prof. Agnoletti, alla valorizzazione integrata della biodiversità, dalle metodologie tradizionali all’innovazione fino a pianificazione del paesaggio e identificazione di nuovi potenziali siti GIAHS.
Tra gli obiettivi del corso di specializzazione, infatti, c’è quello di individuare sistemi agricoli che possano essere candidati per essere riconosciuti come patrimonio agricolo di rilevanza mondiale. Durante il percorso di studi, ogni iscritto lavorerà a un dossier su un potenziale candidato per il Programma GIAHS, individuato nel territorio del proprio Paese di provenienza.
Tra i docenti del master: Elisabeth Johann, una delle voci più autorevoli in tema di Storia ambientale, membro della International Union of Forest Research Organizations; Tiziano Tempesta, professore dell’Università di Padova, esperto del MIPAAF, nonché autore di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali in ambito di paesaggi rurali storici, tra cui studi sulla percezione del paesaggio e della sua valutazione in chiave estetico-percettiva e culturale e sulla sua importanza ai fini del marketing dei prodotti del territorio; Silvia Scaramuzzi, professoressa dell’Università di Firenze, esperta in sviluppo rurale, relazioni internazionali, economia agricola, politica agricola e qualità degli alimenti.
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THE NEW EDITION OF THE INTERNATIONAL MASTER “AGRICULTURAL HERITAGE SYSTEMS” LINKED TO FAO’s GIAHS PROGRAMME KICKS OFF
Tomorrow, Tuesday, February 1st, the new edition of the international master of the University of Florence connected to GIAHS, FAO’s Programme for the Protection of Agricultural Heritage Systems of Global Interest, will start. The master course is coordinated by Prof. Mauro Agnoletti, Professor of Ecological History and Landscape Forestry and Landscape Planning at the University of Florence as well as former Chairman of the Scientific Advisory Group of the FAO GIAHS Programme.
Objective: to train a new generation of landscape managers, who will be able not only to protect agricultural landscapes that contribute to the livelihood of local communities, the preservation of biodiversity and the beauty of the territory, but can also contribute to the development and enhancement of these agricultural systems by including them in a model of sustainable development of rural areas by harmonizing economic, social and environmental processes and transformations.
After the stop due to the pandemic, the master resumes with 22 students from all over the world: Albania, Bolivia, Egypt, Ethiopia, Jordan, Kenya, Peru, Poland, Tunisia, as well as a large representation from Mozambique, which has 7 participants. There is also an Italian in the group. The youngest is 26, the oldest is 56, but most of the students were born in the late 80s and early 90s.
Because of the continuing uncertainty that affects international travel, the master’s classes will all be online, with a significant organizational effort to tune 7 different time zones.
From February 1st to May 26th, world-renowned professors and experts in the management of agricultural systems will be in the chair. From the history of the landscape, studied in depth by Prof. Agnoletti, to the integrated enhancement of biodiversity, from traditional methodologies to innovation, up to landscape planning and identification of new potential GIAHS sites.
Among the aims of the specialization course, in fact, there is the identification of agricultural systems that can be candidates to be recognized as agricultural heritage of global importance. During the study course, each student will work on a dossier of a potential candidate for the GIAHS Programme, identified in the territory of his or her home country.
Among the master’s faculty: Elisabeth Johann, one of the most authoritative voices in the field of Environmental History, member of the International Union of Forest Research Organizations; Tiziano Tempesta, professor at the University of Padua, expert of the Italian Ministry of Agriculture (MIPAAF), as well as author of numerous national and international scientific publications in the field of historical rural landscapes, including studies on the perception of the landscape and its evaluation in aesthetic-perceptual and cultural key and on its importance for the marketing of local products; Silvia Scaramuzzi, professor at the University of Florence, expert in rural development, international relations, agricultural economics, agricultural policy and food quality.